Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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Il Padda

Il Padda (Padda oryzivora) è un uccellino della famiglia degli Estrildidi originario delle isole del Sud Est Asiatico. In natura il Padda si può trovare in ambienti molto diversi, dai boschi dell’entroterra, ai parchi cittadini, fino alle coste. Le popolazioni di Padda in natura si estendono anche oltre il Sud Est asiatico, fino ad arrivare agli Stati uniti (Florida) e all’Africa.
In natura il Padda vive in colonia e si ciba di sementi, soprattutto allo stato lattiginoso, è molto ghiotto di riso fresco (per questo è considerato un uccello dannoso dai contadini), ed integra la sua dieta con piccoli insetti, soprattutto nel periodo riproduttivo che coincide con l’estate australe.
Il Padda è uno degli Estrildidi più grandi, ha una lunghezza media di 13-14 cm e presenta una livrea molto caratteristica. Il dorso ed il petto sono di colore grigio bluastro, il ventre è color crema, la testa e la coda sono neri. Il padda si contraddistingue per le due grandi macchie bianche simmetriche ai lati della testa, il contorno dell’occhio rosso acceso e per le zampe ed il grosso becco color corallo.
Il dimorfismo sessuale (differenze tra maschio e femmina) è poco marcato e solo gli allevatori e negozianti più esperti riescono a distinguere i maschi dalle femmine. Il maschio ha il becco leggermente più convesso e di maggiori dimensione ed il contorno dell’occhio con colore più marcato.
Oltre alla specie nominale Lonchura Oryzivora è presente una sottospecie, il Padda di Timor (Lonchura fuscata) caratterizzata dalle dimensioni più contenute e dai colori meno accesi del Padda comune. Nel Padda di Timor la diversa colorazione del contorno occhi è assente, il becco e le zampe sono grigi ed il dorso e il petto sono di colore bruno.

Il Padda è inserito nell’allegato B della normativa CITES (Regolamento CE 338/1997) ma, vista la sua copiosa diffusione in cattività, gode di una gestione semplificata grazie ad un decreto del 05/10/2010. Tale decreto ha tolto l’obbligo della detenzione del registro di carico e scarico per tale specie mantenendo l’obbligatorietà della marcatura tramite anellino inamovibile e della denuncia delle nascite.
Tale semplificazione non riguarda il Padda di Timor.
Il negoziante o gestore di un garden deve rifiutare categoricamente di acquistare e vendere soggetti senza anello identificativo.

Le mutazioni di colore:

Il Padda viene allevato in cattività da molti anni, esistono numerose mutazioni fissate in questa specie, le più comuni sono:
– Bianco: perdita totale del colore del piumaggio che appare completamente bianco con uno stacco netto di becco, zampe e contorno occhi,
– Pezzato: presenta solo alcune aree del piumaggio bianche mantenendo nel resto del corpo la colorazione ancestrale,
– Feomelanico: il grigio-bluastro del dorso e del petto viene sostituito da una tonalità tendente al nocciola, il nero viene sostituito da un bruno scuro e il crema del ventre si carica notevolmente,
– Topazio: molto simile al feomelanico ma con il bruno più scuro ed il colore di petto e dorso meno caldo,
– Pastello: tutto il nero del piumaggio viene diluito conferendo al piumaggio un aspetto slavato e privo di stacchi netti tra i colori,
– Opale: tutto il piumaggio viene notevolmente schiarito, il grigio di dorso e petto diventa chiarissimo, il color crema del ventre viene sostituito dal bianco e anche coda e testa diventano molto più chiare,
– Eumo (in fase di fissazione): Il piumaggio appare leggermente più chiaro della colorazione ancestrale,
– Testa nera (in fase di fissazione): la guancia perde il caratteristico colore bianco diventando nera e si perde lo stacco tra petto e ventre che appaiono uniformemente grigio bluastri,
– Combinazioni tra le precedenti ad esempio: pastello-opale, feomelanico-opale.

Dove alloggiarlo:

Il Padda è un animale molto pacifico, può vivere serenamente in colonia anche con altre specie. Può essere alloggiato in ampie voliere ma anche in gabbie da riproduzione da 60 cm di lunghezza. In negozio è bene ospitarlo in volierette da 120 cm di lunghezza, anche assieme ad altre specie. Dal punto di vista climatico il Padda non è un animale molto esigente. Per ottenere i migliori risultati riproduttivi è consigliabile tenerlo in ambiente riscaldato e con un controllo dell’umidità (temperatura attorno ai 20-25 °C e umidità prossima al 75%)

Alimentazione:

Essendo un granivoro baseremo l’alimentazione del Padda su un buon misto di semi per Esotici (miglio, panico, scagliola, niger). Questa miscela può essere arricchita con del riso vestito e con avena decorticata. Possiamo fornire spighe di panico ed infiorescenze di graminacee raccolte nei prati (a patto che vengano raccolte lontano dalle strade e campi coltivati trattati con pesticidi). Integreremo la dieta con del pastoncino all’uovo e con modiche quantità di insetti, soprattutto nel periodo riproduttivo. L’osso di seppia e il grit dovranno sempre essere a disposizione.
Vista la scarsa attenzione che questi uccelli rivolgono ai vegetali è opportuno integrare periodicamente la dieta con dei complessi multivitaminici di uso ornitologico.

Riproduzione:

La riproduzione del Padda è piuttosto semplice da ottenere. Essi riproducono durante la primavera-estate australe, quindi nel nostro periodo autunno-invernale. Possiamo alloggiare i nostri Padda a coppie singole oppure in colonia. Verranno messe a disposizione delle cassette nido chiuse con frontale aperto o con foro di ingresso. Le dimensione del nido sono orientativamente di 15x15x20 cm. I nidi andranno posizionati all’esterno nelle gabbie oppure all’interno delle voliera.
Metteremo a disposizione del fieno o della fibra di cocco per riempire il nido che verrà costruito insieme da maschio e femmina. La femmina depone da 2 a 6 uova di colore bianco che vengono covate da entrambi i genitori per 17-18 giorni. Alla schiusa i piccoli sono implumi e rimangono nel nido fino ai 30 giorni di età.
Lo svezzamento si ottiene circa 15 giorni dopo l’involo, quando i giovani Padda avranno circa 45 giorni e saranno ormai indipendenti nel consumare il cibo e acqua.
Per ottenere un’ottima forma amorosa nel Padda è opportuno aumentare la quota di proteine nella dieta, attraverso il pastoncino all’uovo e gli insetti
Sempre per garantire una riproduzione ottimale è bene mantenere un fotoperiodo crescente fino a circa 13 ore luce ed una temperatura prossima ai 25 °C.

Ibridazione:

Il Padda viene raramente utilizzato in ibridazione anche se negli anni sono stati ottenuti numerosi ibridi soprattutto con il genere Lonchura.
Lo scarso impiego del Padda in ibridazione è legato al fatto che, come tutti gli ibridi tra Estrildidi, non si possono ottenere dei soggetti dalle apprezzabili doti canore, ma solo dalla livrea particolare, spesso neppure troppo accattivante.

Cure veterinarie:

Purtroppo non sono disponibili per questi animali come per molta parte degli uccelli da compagnia dei vaccini specifici. Risulta quindi indispensabile rivolgersi a dei Veterinari specializzati nella cura di questi animali per una visita annua ed un esame delle feci.