Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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Contenzione rapaci

Nella contenzione degli animali rapaci la cosa più importante da tenere presente è che fatte salve rare eccezioni si tratta di animali selvatici o che come tali sono soliti comportarsi.
Fanno eccezione a questa regola i piccoli rapaci notturni (Civette, Allocchi, Barbagianni, Gufi, Assioli, ecc.) allevati dall’uomo sin dai primi giorni di vita con alimentazione assistita in incubatrici (detti “notturni imprintati”) ed i soggetti allevati in condizione di particolare contatto e promiscuità con la specie umana.
In generale i rapaci sono animali solitari che allo stato naturale non vivono in gruppo (fa eccezione a questa regola la Poiana di Harris ), questo habitus mentale implica una ulteriore difficoltà a sopportare le manipolazioni operate dall’uomo.
I rapaci di solito vengono alloggiati nei negozio in voliere alte, poste in giardino in zone non accessibili al pubblico. La voliera alta permette all’animale di sentirsi al sicuro come sulla cima di un albero. Può vedere tutto ciò che accade sotto di lui sentendosi relativamente sicuro di non poter essere aggredito.
I posatoi devono essere fatti con rami naturali o rivestiti di erba sintetica tipo astroturf che permette un massaggio plantare molto utile per prevenire le pododermatiti (infezioni gravi della pianta del piede) molto frequenti in questi animali.
Il diametro dei posatoi deve essere sufficientemente grande da impedire all’animale di ferirsi con le sue stesse unghie.
La posizione dei posatoi deve essere tale che l’animale stazionando sul posatoio più alto non possa defecare su quelli che stanno più in basso.
Come abbeveratoio di solito per i rapaci si utilizzano dei contenitori larghi e bassi (per evitare annegamenti) posti sul fondo della gabbia lontano dai posatoi perché l’animale non possa sporcare nell’acqua. Questi contenitori verranno anche utilizzati dal rapace per bagnarsi nella giornate calde e quindi l’acqua andrà sostituita spesso perché rimanga sempre pulita. Per non entrare nella voliera si può usare il tubo dell’acqua collegato ad un rubinetto.
Il fondo della voliera deve naturalmente essere drenante e costituito da sabbia, pietrisco e ciottoli che non trattengano l’acqua.
Il cibo di solito viene fornito in mangiatoie girevoli che ne permettono la somministrazione senza necessità di aprire la porta della voliera. In questa maniera si rendono minimi i rischi di fuga e non si spaventano gli animali.
Molti rapaci hanno un “doppio statuto”, sono cioè dei temibili predatori di animali più piccoli di loro, ma al contempo rappresentano il pasto di animali più grandi e forti di loro. Quindi sono insieme prede e predatori.
La voliera deve avere tutti i lati oscurati-coperti da una rete ombreggiante o da materiale naturale come le canne di bambù. In questo modo gli animali restano tranquilli e rilassati. L’ispezione degli animali e delle condizioni interne della voliera può essere eseguita senza aprire la porta di ingresso a condizione che vengano praticati dei forellini di piccole dimensione sulle barriere ottiche.
In questo modo vengono rispettate la naturale tendenza a stare soli di questi animali così come la loro poca sopportazione di rumori, movimenti e luci improvvise.
I rapaci si suddividono in notturni e diurni. I rapaci notturni sono attivi prevalentemente di notte e di giorno gli deve essere permesso di riposare in un luogo tranquillo. I rapaci diurni invece riposano di notte e durante le ore di luce sono sempre in attenzione e attivi nella ricerca di cibo.
Le persone che frequentano i negozi di animali sono fatalmente attratte dai rapaci, questo è comprensibile, ma la gente deve essere istruita a rispettare la naturale riluttanza a farsi osservare di questi uccelli e soprattutto le loro ore di sonno. In questa maniera l’animale starà meglio e il negoziante si farà vedere sensibile alle tematiche di benessere animale tanto care alla nuova clientela che acquista animali da compagnia.
La manipolazione di soggetti addestrati per la falconeria è relativamente semplice perché sono animali abituati a posarsi sul guanto del falconiere per ricevere il cibo. Durante l’addestramento il falconiere abituerà il rapace a salire sul suo pugno, che verrà protetto da un guanto di pelle, per ricevere il cibo. In questo modo l’animale imparerà presto a precipitarsi sul guanto non appena lo vedrà comparire.
L’animale prima di essere liberato in voliera deve essere “armato”, ovvero gli devono essere applicate delle fettucce di cuoio attorno ai tarsi che resteranno in sede come avviene per il collare del cane. Queste fettucce di cuoio morbido vengono chiamate geti e se correttamente costruite ed applicate non danno nessun fastidio all’animale e possono rimanere in sede molto a lungo o anche per tutta la vita.
Una volta richiamato l’animale sul guanto facendogli vedere del cibo è molto facile legargli i geti con una corda leggera e sottile che permetterà di portarlo in sicurezza fuori dalla sua voliera.
Per rapaci che non siano abituati ad essere manipolati è consigliabile farsi aiutare da un falconiere esperto. Queste figure professionali sono sempre più diffuse sul territorio e possono essere validi collaboratori di un negoziante che voglia tenere all’interno dei propri spazi espositivi dei rapaci.
Se non fosse disponile un falconiere o in condizione di emergenza un rapace non addestrato va immobilizzato gettandogli sopra un pesante asciugamano o uno straccio di giuste dimensioni. In questo modo l’animale si troverà al buio e nel tentativo di attaccare per difendersi si impiglierà gli artigli sulla coperta risultando inoffensivo. Va quindi afferrato delicatamente per la schiena bloccando le due ali rivolgendo sempre becco ed artigli in direzione opposta al proprio corpo.
I rapaci possono fare molto male se afferrano una persona con il becco ma gli artigli sono ancora più pericolosi. I rapaci sono infatti animali da presa che possono esercitare sulle loro unghie una forza notevole e per periodi di tempo molto prolungati.
Quando si afferra un rapace vanno sempre immobilizzate per prime le zampe afferrando i tarsi dell’animale.
Nella manipolazione è necessario prestare molta attenzione a non sciupargli il piumaggio e a non spezzare penne indispensabili per il volo.
Una volta afferrati i tarsi dell’animale bisogna verificare che le narici siano libere per respirare normalmente mantenendo gli occhi chiusi per tenere il soggetto al buio.
Alcuni animali come gli Avvoltoi se immobilizzati provano a spaventare il loro avversario rigurgitando del cibo, bisogna essere pronti e non farsi intimidire.
Altri rapaci di piccoli dimensione e metabolismo particolarmente alto come gli Sparvieri e gli Astori sono molto stress-sensibili e possono avere colpi apoplettici anche in conseguenza di manipolazioni rapide e gentili. Animali piccoli e con frequenza cardiaca molto alta vanno manipolati il meno possibile.