Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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Il colpo di calore nei nostri animali domestici

Le temperature registrate nelle ultime settimane decretano quella che stiamo vivendo come una delle estati più calde degli ultimi decenni.
La popolazione viene allertata contro i rischi dell’esposizione al calore eccessivo e della disidratazione, la tv esorta a non uscire nelle ore più calde del giorno, a bere molto, mangiare leggero ecc, con particolare attenzione per bambini e anziani; ma c’è un’altra categoria di esseri viventi particolarmente vulnerabile alla canicola estiva: i nostri fedeli animali da compagnia.
Il loro sistema di termoregolazione non si avvale del meccanismo della sudorazione che è tipico dell’uomo, essendo le loro ghiandole sudoripare concentrate in limitati distretti del corpo: cuscinetti plantari e tartufo; perciò la dissipazione del calore in eccesso avviene aumentando la frequenza respiratoria a bocca aperta per favorire l’evaporazione attraverso la mucosa delle vie aeree superiori e questa è la ragione per cui il colpo di calore risulta così potenzialmente pericoloso. Esso si verifica ad esempio quando l’organismo viene esposto ad elevate temperature ambientali che determinano un aumento del calore interno non proporzionale alla quota che il corpo riesce a dissipare.
La temperatura fisiologica di cani e gatti si aggira intorno ai 38-38,5°C, ma se sale oltre i 40°-41°C le conseguenze possono essere fatali. L’ipertermia infatti può avere ripercussioni negative su tutti gli organi e apparati, provocando danni al sistema nervoso e cardiovascolare, ma anche gastroenterico, renale e muscolare a causa del mancato apporto di ossigeno ai tessuti!
Tra i così detti animali esotici o nuovi animali da compagnia ve ne sono alcuni molto sensibili alle alte temperature. I conigli per esempio, hanno il corpo completamente ricoperto di pelo, zampe e dita compresi. Per questo motivo non è assolutamente facile per loro disperdere il calore. Il coniglio nano da compagnia è quindi ben attrezzato per le basse temperature, ma non è in grado di sopportare temperature ambientali superiori ai 35-38 C°. Anche gli animali che prevengono da zone di montagna come le Cavie peruviane, i Chinchillà, i Degu, i Duprasi, sono molto sensibili al caldo e possono morire in poche ore apparentemente senza sintomi premonitori. I rettili sono gli animali esotici che meglio si adattano alle variazioni termiche, sia nel senso dall’abbassamento che dell’innalzamento. Quando le temperature scendono solitamente riducono la loro attività fino a poter entrare in una sorta di letargo, al contrario quando esse aumentano sono molto attivi e si muovono continuamente. Anche per i rettili è però fondamentale mantenere dei range di termici ottimali che saranno caratteristici per ogni specie. Anche gli uccelli pets sono molto sensibili al caldo e alla prolungata esposizione al sole e possono morire in pochi minuti se il proprietario non si accorge della situazione di pericolo che si è venuta a creare.
Tornando a cani e gatti, sono maggiormente predisposti al colpo di calore animali molto giovani o anziani, gli obesi, i cardiopatici, quelli a pelo lungo e quelli appartenenti alle razze brachicefale (a muso schiacciato, per le evidenti difficoltà respiratorie anche in condizioni fisiologiche).
Il soggetto colpito dapprima ansima vistosamente, è irrequieto, agitato, sbava, le gengive sono secche e appiccicose, le mucose rosso intenso, poi subentra uno stato confusionale, appare disorientato, incoordinato, sempre più debole, fino a diventare depresso, letargico e collassare. In questi casi le misure d’emergenza da mettere immediatamente in atto consistono nell’abbassare la temperatura corporea: spostare l’animale in un luogo fresco e ventilato, bagnare le estremità, zampe e orecchie, con acqua fresca, applicare impacchi freddi su inguine e ascelle, evitando però di usare il ghiaccio, che determinando vasocostrizione periferica peggiorerebbe la situazione; eventualmente si può frizionare la cute con dell’alcool che evaporando rapidamente sottrae calore.
Si tratta di una reale emergenza veterinaria, la cui prognosi è legata alla tempestività dell’intervento e alla comparsa o meno di segni neurologici, quali crisi convulsive e coma.
Per questo motivo la prevenzione risulta particolarmente importante:
• Evitare passeggiate e attività fisica (compreso il gioco) nelle ore più calde del giorno: sabbia, asfalto e cemento sotto il sole diventano roventi e i nostri amici a quattro zampe vi camminano a “piedi nudi” !!
• Sarebbe meglio tenerli in casa, in ambiente climatizzato, ma se stanno fuori devono avere a disposizione un riparo, zone d’ombra e libero accesso ad acqua fresca e pulita.
• E soprattutto mai lasciarli chiusi in macchina, nemmeno se per pochi minuti, con i finestrini semiaperti o parcheggiata all’ombra; basti pensare che con una temperatura esterna di 24°C in 20 minuti quella interna raggiunge i 40°C !!