La Piometra o Iperplasia endometriale cistica, è una patologia potenzialmente letale dell’utero caratterizzata da accumulo e ritenzione di liquido all’interno dell’organo.
Questa patologia è piuttosto frequente nella cagna ma si ritrova anche nella gatta, nella furetta e meno frequente ma segnalata anche nei roditori e lagomorfi.
I batteri normalmente presenti in vagina possono colonizzare l’utero se danneggiato portando appunto allo sviluppo di questa grave infezione.
La piometra viene classicamente distinta in APERTA o CHIUSA a seconda della presenza o meno di uno scolo vaginale che, generalmente, si presenta purulento o emorragico.
Clinicamente i sintomi più frequenti sono: poliuria e polidipsia (l’animale beve ed urina di più), anoressia, letargia, depressione del sensorio, a volte vomito.
Secondo i più recenti studi non esiste una vera componente genetica (anche se BulMastiff e Golden Retriever sembrano essere maggiormente predisposti!), ma quello che è certo è che il rischio di sviluppare piometra aumenta esponenzialmente con l’aumentare dell’età ( l’età media va dai 6,5 anni ai 10 anni) e , soprattutto, che il 24% delle cagne NON STERILIZZATE si ammala di piometra!
La terapia di scelta è, quando possibile, quella CHIRURGICA poichè è l’unica in grado di ridurre in maniera rapida e definitiva l’endotossiemia e la setticemia, principali cause di shock e morte degli animali colpiti.
La mortalità perioperatoria (cioè durante e successivamente all’intervento chirurgico) varia dal 4% al 17% e questa percentuale varia in relazione alle condizioni cliniche al momento della diagnosi. Dopo l’intervento chirurgico di rimozione dell’utero la cagna non potrà più sviluppare nuovamente questa patologia trattandosi di una chirurgia risolutiva e definitiva.
Come già sappiamo, tra i vantaggi della sterilizzazione ci sono l’impossibilità di gravidanze indesiderate e la riduzione della possibilità di sviluppare tumori mammari, ecc.ma anche e soprattutto la prevenzione dello sviluppo di piometra.
Consiglio quindi di sterilizzare tutti le cagnoline e le micie dopo il primo calore. Solo in questo modo potremmo garantire ai nostri amici di gentil sesso una lunga e serena convivenza nella nostra famiglia allargata!
Articolo a cura della dr.ssa Chiara Candiotto
(Medico Veterinario responsabile della chirurgia del cane e del gatto presso Clinica Veterinaria “Casale sul Sile”)