Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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Anche i cani necessitano della pedicure !

Siamo generalmente molto attenti a tutto ciò che concerne la salute dei nostri amici a quattro zampe e infatti ci accorgiamo subito se il pelo perde lucentezza o gli occhi sono arrossati e lacrimano e controlliamo periodicamente le orecchie per prevenire fastidiose otiti, ma solo raramente prestiamo attenzione alle loro zampe! Eppure i cani, in quanto digitigradi, poggiano direttamente a terra con le dita delle zampe! Un’anomala crescita delle unghie non solo predispone a dolorose rotture delle stesse e a possibili infezioni, ma può anche determinare alterazione degli appiombi, con difetti di andatura e postura e le relative conseguenti tendiniti.
Le unghie del cane, al pari delle nostre, sono strutture cornee a crescita continua, ma mentre noi siamo costretti a regolarne la lunghezza, le loro di solito si consumano naturalmente, sfregandosi sul terreno durante le passeggiate o raspandolo nell’atto di marcare il territorio o ancora scavando buche in giardino ecc. Non sempre però questo succede, come nel caso di animali particolarmente salottieri, abituati a camminare sui lisci pavimenti degli appartamenti o sedentari perché sovrappeso o anziani, oppure semplicemente perché usura e crescita delle unghie non sono proporzionali.
In tutti questi casi diventa importante procedere con una periodica regolazione, senza dimenticare gli speroni, ossia quelle dita vestigiali poste internamente e più in alto rispetto alle altre, quasi sempre presenti sugli arti anteriori e solo occasionalmente sugli arti posteriori. Sono proprio queste unghie che non toccando terra crescono e si arrotolano conficcandosi nel cuscinetto digitale ferendolo!
Il taglio delle unghie può sembrare una pratica banale, ma necessita di alcune accortezze: spesso i cani non gradiscono affatto essere immobilizzati e afferrati per le zampe e tendono a sottrarsi con movimenti rapidi e scattosi. Serve perciò un apposito tronchesino, adatto allo spessore dell’unghia, per un taglio netto e preciso, eseguito a circa 45° per un appoggio fisiologico, un buon contenimento e un po’ di pratica, soprattutto rapidità, ma anche precisione, dato che uno degli inconvenienti più frequenti è quello di provocare sanguinamento e dolore se tocchiamo la parte “viva” dell’unghia, riccamente vascolarizzata e innervata. L’emorragia che ne deriva è abbondante e spesso motivo di ansia dell’operatore, ma non è preoccupante dato che cessa completamente dopo un paio di minuti di compressione.
Riuscire ad individuare il “vivo” dell’unghia non è particolarmente difficile se questa è bianca, è infatti visibile come una piccola stria rosata, ma diventa impossibile nel caso di unghie nere! Altro accorgimento cui fare attenzione è la loro lunghezza: più l’unghia è lunga, più lungo è anche il vaso che la nutre, sarà necessario allora procedere con frequenti spuntatine che ne provocheranno la graduale regressione. Se comunque questa pratica risultasse un po’ complicata, è consigliabile rivolgersi al proprio Veterinario che resta a disposizione, perché la salute dei nostri compagni pelosi, passa anche attraverso questi piccoli, ma non trascurabili accorgimenti.

Articolo a cura della dr.ssa Patrizia Buratto, Medico Veterinario
presso la Clinica Veterinaria “Casale sul Sile”