Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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PARAMIXOVIRUS NEGLI OFIDI (OPMV: OPHIDIAN PARAMIXOVIRUS)

 

Questo virus è stato isolato per la prima volta nei serpenti nel 1973 e da allora si è capito che può infettare diverse classi di ofidi: vipere, elaphi, boidi e colubridi.

La malattia si manifesta con segni non specifici ma che si possono confondere con altre forme patologiche. Coinvolge specialmente il SISTEMA RESPIRATORIO ma può causare anche danni all'APPARATO DIGERENTE E NERVOSO.

Dall'inizio dei sintomi alla morte possono passare fino a 6 – 10 mesi. Nei casi iperacuti i soggetti muoiono in pochi giorni senza dare sintomi apparenti.

Sintomi più comuni sono: problemi respiratori che non guariscono con la terapia antibiotica. Sangue in bocca che proviene dalla trachea. Produzione di catarro polmonare. All'auscultazione si sentono rumori respiratori. Spesso si sviluppa una polmonite batterica. Le lesioni polmonari sono produttive con sviluppo di polmonite interstiziale. Spesso si creano aree emorragiche con piccoli puntini di sangue sulle mucose della trachea e del polmone.

Meno frequentemente può dare sintomi neurologici come: tremori, paralisi flaccida, stargazing (l'animale “guarda le stelle”), eccitazione e convulsioni.

I primissimi segni clinici solitamente sono molto generici come anoressia, rigurgito, appetito altalenante, riluttanza a muoversi e lunga permanenza sulla piastra scaldante.

Questo aspetto di specificità naturalmente ritarda la diagnosi, congiuntamente al fatto che i virus non vengo isolati con i comuni tamponi batteriologici che si fanno ogni qual volta un rettile abbia problemi respiratori. I tamponi sterili con terreno di trasporto infatti permettono l'isolamento dei batteri e lo studio della terapia tramite antibiogramma, ma non sono la tecnca corretta per la diagnosi di malattie virali.

TERAPIA: non esiste terapia come per quasi tutte la malattie virali !

PREVENZIONE E CONTROLLO:

– NESSUN ANIMALE DEVE ENTRARE ED USCIRE DALLA COLLEZIONE
– NESSUN ANIMALE DEVE MUOVERSI dalla sua gabbia ed ogni animale sospetto dovrà avere attrezzatura e utensili individuali usati solo per lui
– STERILIZZARE mani, carrello, ecc con acqua e AMUCHINA ad ogni passaggio da un animale all'altro
– QUARANTENA (immobili nelle loro gabbie) di tutti i soggetti minimo 90 giorni. Ricordiamo però che alcuni soggetti possono dare i primi sintomi dopo 10 mesi.
– Purtroppo gli animali con diagnosi certa vanno eutanizzati o ricoverati da soli in locali diversi dalla collezione
– NON esistono ad oggi VACCINI che garantiscano una protezione sicura e permanente

ANIMALI SOSPETTI:

Sono da considerare sospetti tutti gli animali con i sintomi soprariportati e sopratutto con problemi respiratori o neurologici.

DIAGNOSTICA:

L'esame del sangue può evidenziare la produzione di anticorpi per il paramixovirus. Va eseguito in laboratorio specializzati e anche se conferma l'avvenuto contatto con il virus non permette di sapere se l'animale sta eliminando il virus.

Sono in corso sperimentazioni con L'istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro Padova con il quale sto provando ad isolare il virus su tessuti vivi a partire da tamponi tracheali di animali sintomatici.