Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
Notizie

FURETTO: QUALI PROFILASSI VANNO FATTE NELL’ARCO DELL’ANNO

Il furetto nell’arco dell’anno ha bisogno di alcune profilassi per rimanere sano e prevenire malattie molto gravi per la sua salute, in alcuni casi trasmissibili all’uomo.

Il furetto va portato dal Veterinario la prima volta a 2 mesi di età per le prime vaccinazioni e trattamenti antiparassitari. Il cucciolo dovrà essere visto in media 3 volte nel primo anno di vita, mentre il soggetto adulto sano può andare dal Veterinario anche solo 2 volte l’anno.

La principale vaccinazione è la Tetravalente con vaccino attenuato a bassa valenza che comprende anche Cimurro e Leptospirosi. La prima volta che l’animale viene vaccinato è necessario un richiamo a distanza di circa 3 settimane, poi il richiamo sarà fatto ogni 12 mesi per tutta la vita.

Una vaccinazione che ha una valenza più legale che sanitaria è l’antirabbica. Infatti il territorio italiano è esente da Rabbia da molti decenni, ma la vaccinazione si rende obbligatoria, insieme alla compilazione del passaporto internazionale e all’applicazione del microchip, per tutti i furetti che dovessero accompagnare i loro proprietari fuori dal territorio italiano.

La filariosi cardiopolmonare (Dirofilaria immitis) è una malattia endemica nella pianura padana. Il furetto ne può essere infestato al pari del cane e del gatto e quindi si rende necessaria una profilassi nel periodo in cui sono presenti le zanzare (che rappresentano il veicolo di trasmissione della malattia).
Non essendo presente come per il cane un’iniezione da potersi fare una volta l’anno, la profilassi può essere fatta ugualmente somministrando mensilmente, per tutto il periodo primaverile/estivo, una fiala sulla pelle (Stronghold) oppure una tavoletta al sapore di carne con dentro il farmaco (Cardotek felix).
Gli stessi farmaci svolgono un valido controllo dei parassiti intestinali (Vermi tondi come gli Ascaridi) e dei parassiti esterni (Acaro delle orecchie e Pulci).

Il controllo dei parassiti intestinali (Ascaridi, Coccidi, Tenie, ecc.) può essere fatto una volta l’anno con un esame coprologico in coincidenza del vaccino, portando una piccola quantità di feci raccolte in giornata.

Il controllo dei parassiti esterni (Pulci, Zecche, Pidocchi, ecc.) si basa solitamente su applicazione mensili durante tutto il periodo primaverile/estivo di prodotti antiparassitari in spray o spot-on. Quest’ultima soluzione consiste nell’applicazione di una fiala sulla pelle del dorso in 2/3 punti, evitando di toccare l’animale per un’ora circa. Il prodotto di distribuirà su tutta la superficie dell’animale molto velocemente. E’ un sistema sicuro ed efficace e quasi tutte le ditte si stanno orientando verso questa formulazione. Sono prodotti validi: Advantage, Frontline, Stronghold. Consiglio lo Stronghold perché associa alla prevenzione per i parassiti esterni quella per i parassiti interni come la filaria.

Riassumendo, l’impegno nella gestione igienico-sanitaria del furetto consiste nel portarlo dal Veterinario due volte l’anno per la visita e il vaccino e nell’applicare, per tutto il periodo caldo dell’anno, una fiala di Stronghold sulla pelle ogni 30 giorni. E’ buona norma, dopo aver escluso la presenza di acari, tenere pulite le orecchie con detergenti specifici essendo il cerume di questa specie molto scuro e abbondante.

L’animale va visitato due volte all’anno e particolare attenzione va posta ai sintomi premonitori di malattie endocrine come: il diradamento del pelo, l’aumento o diminuzione del peso, il cambio di gusti alimentari o l’assunzione di grandi quantità di acqua. Qualora vi sia il sospetto di iperadrenocorticismo o insulinoma va subito effettuata un’ecografia per la grande predisposizione di questi animali alla patologia delle ghiandole surrenali e pancreas endocrino.

Va altresì posta grande attenzione all’esame dei linfonodi e all’eventuale formula leucocitaria fatta su un campione di sangue strisciato su un vetrino, a causa della predisposizione delle linee commerciali di furetti al Linfoma e, in generale, ai tumori del sangue.

Solitamente i furetti vengono venduti già deglandulati, ovvero senza le ghiandole poste al lato dell’ano che conferiscono il caratteristico odore da puzzola all’animale, quando eccitato e spaventato. Se l’animale dovesse emanare odore è buona norma, qualora non sia già stato sterilizzato chirurgicamente, asportando le ovaie alle femmine ed i testicoli ai maschi.

Le femmine di furetto che non vengano fatte accoppiare DEVONO essere sterilizzate, per non incorrere nella sindrome da iperestrogenismo. Se la furetta non si accoppia, infatti, l’estro (o ‘calore’) dura tutta la stagione riproduttiva, da marzo a settembre, ed i livelli di ormoni estrogeni raggiunti sono mortali nel 50 % dei casi in un solo anno, poiché inibiscono la produzione di globuli bianchi e rossi da parte del midollo osseo, causando neutropenie ed anemie gravissime.

Una curiosità: il furetto è l’unico animale domestico sensibile al virus dell’Influenza dell’uomo. Può quindi contrarre la malattia dagli uomini come pure trasmetterla. Il decorso tuttavia è benigno come nell’uomo e quasi mai pericoloso per la sua salute.