Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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L’importanza di vaccinare i propri animali

Quello della vaccinazione è un tema molto sentito e di grande attualità, sia in campo umano che veterinario. Sull’opportunità o meno di somministrare trattamenti immunizzanti si sono aperti dibatti e discussioni che vedono fazioni opposte confrontarsi e caldeggiare animatamente le ragioni dei pro e dei contro, creando non di rado confusione, se non addirittura panico, nell’opinione pubblica! Senza voler entrare nel merito delle polemiche, è risaputo che nessun trattamento farmacologico è del tutto privo di effetti collaterali, ma viene impostato ugualmente sulla base di una valutazione del rapporto rischio-beneficio. In veterinaria non esistono vaccini obbligatori, se non quello per la rabbia e limitatamente all’eventualità di espatrio, ma esistono malattie estremamente gravi, in alcuni casi anche mortali, soprattutto se colpiscono i cuccioli! Per questo motivo la scelta di vaccinare il proprio animale domestico, sia esso cane, gatto, furetto o coniglio, è una nostra responsabilità e non di meno un atto d’amore! Un altro aspetto da non sottovalutare è la ripercussione sulla salute umana. Alcune malattie sono zoonosi, si trasmettono cioè all’uomo, con conseguenze anche piuttosto rilevanti. Se infatti la campagna di vaccinazione obbligatoria messa in atto sia sugli animali domestici che sui selvatici, ha permesso di estinguere i focolai di rabbia scoppiati qualche anno fa nel nord Italia, la patologia che più ci preoccupa in questo momento è la leptospirosi. Trasmessa da topi, ratti, nutrie, ricci , scoiattoli ecc, è una malattia in continua evoluzione, con nuove sierovarianti, che i vaccini usati finora non sono in grado di coprire. Da qui la necessità di adeguare la profilassi, utilizzando gli ultimi ritrovati, per poter offrire la maggior protezione attualmente disponibile. Il panorama delle malattie infettive sta cambiando, alcune sono quasi scomparse (grazie a programmi di vaccinazione a tappeto) altre stanno emergendo (complice soprattutto la movimentazione di animali dall’estero, ma anche dal sud d’Italia), altre ancora che si ritenevano debellate, si ripresentano (con la comparsa di nuovi ceppi); per questo anche le linee guida a livello mondiale sui protocolli vaccinali sono state modificate, per adattarsi alle mutate esigenze e gradualmente anche i veterinari sono chiamati ad adeguarvisi, naturalmente in relazione al contesto in cui si trovano ad esercitare. La regola d’oro è una: vaccinare tutti, per vaccinare meno!! In altre parole l’obiettivo è quello di vaccinare il maggior numero di animali possibile, per riuscire a ridurre significativamente la frequenza dei richiami nei singoli soggetti! Esistono già in commercio nuovi prodotti che promettono per alcune malattie un’immunità di tre anni, così come un vaccino per la leptospirosi a 4 valenze , anziché 2, più completo. La tendenza in ogni caso è quella di programmare un piano vaccinale su misura, studiato in base alle esigenze del singolo, come ad esempio età, razza, stile di vita, situazione epidemiologica del territorio in cui l’animale vive, consigliando vaccinazioni singole e mirate a sostituzione dei “pacchetti” vaccinali finora proposti. Ovviamente gli effetti collaterali sono un’eventualità possibile, solitamente sono di minima entità e breve durata: un certo rialzo termico, svogliatezza, inappetenza, a volte formazione di un ponfo nel punto d’inoculo, più raramente possono esserci reazioni allergiche serie, con gonfiore e shock anafilattico, ma si tratta di eventualità meno comuni. Alcuni soggetti poi sono particolarmente sensibili e più a rischio di altri, per questo il confronto con il veterinario di fiducia assume un ruolo fondamentale per il raggiungimento di uno scopo comune: la salute del nostro pet.