All’arrivo in clinica di uno o più soggetti di canarino si procede alla visita clinica come si farebbe per qualsiasi altro animale. Tutte le nostre osservazioni andranno riportate in una scheda appositamente studiata per piccoli passeriformi dove indicheremo le informazioni più importanti forniteci dal proprietario/allevatore come ad esempio: struttura delle gabbie, alimentazione nei diversi periodi dell’anno, condizioni climatiche dell’ambiente che ospita gli animali con particolare riferimento a temperatura umidità e fotoperiodo, vaccinazioni eseguite come quella del vaiolo, anamnesi remota, insorgenza e sviluppo del problema, tentativi terapeutici già messi in atto, ecc. Questa scheda ci tornerà molto utile sia nella prescrizione della terapia sia come scheda clinica dell’allevamento qualora l’allevatore si ripresenti negli anni a seguire presso la nostra clinica.
Gli esami più comuni in clinica sono l’esame necroscopico, la citologia per apposizione e l’esame coprologico delle deiezioni degli animali.
L’esame delle feci è eseguibile in clinica tramite due tecniche: a fresco oppure mediante tecnica per arricchimento e flottazione con soluzione 1300. L’esame a fresco è molto utile per rilevare protozoi in movimento come ad esempio Cochlosoma, Giardia, Trichomonas. L’esame dopo flottazione permette di rilevare parassiti come i coccidi (es: Isospora, Atoxoplasma) gli elminti (molto rari nei canarini) o cisti protozoarie.
Il tampone da gozzo e cloaca è un esame facilmente eseguibile. Per le ridotte dimensioni degli animali è preferibile utilizzare per il campionamento tampone endotracheali per tacchini oppure uretrali umani. Dopo aver strisciato il tampone su vetrino ed averlo colorato, questo esame permette di valutare la flora microbica dell’apparato gastroenterico. E’ consigliabile allestire almeno 3 vetrini: uno verrà colorato tramite colorazione di Diff Quick, un vetrino con la colorazione Gram, ed uno lasciato di riserva per eventuali colorazioni speciali che si rendessero necessarie (es. alcool acido resistenti). I microrganismi che più facilmente è possibile individuare sono lieviti (Candida spp.), Macrorhabdus ornitogaster e batteri di diversa forma (Cocchi, Bacilli, spore, ecc.). E’ possibile fare una prima differenziazione tra batteri gram positivi e gram negativi per indirizzare la terapia antibiotica urgente nel caso di forte mortalità nell’effettivo.
L’esame autoptico è sempre utilissimo ai fini di una corretta diagnostica. Se vengono conferiti più soggetti sarà possibile effettuare delle necroscopie in clinica e conservare alcuni soggetti per il laboratorio. Durante l’esecuzione dell’esame necroscopico è possibile prelevare campioni biologici come pure prelevare degli organi per l’esame istologico.
L’osservazione al microscopio di penne danneggiate permette di rilevare parassiti come ad esempio mallofagi.
Il prelievo di sangue è poco utilizzato nella pratica clinica. E’ possibile ottenere una discreta quantità di sangue dalla vena giugulare avendo l’attenzione di non superare l’1% del peso totale del canarino. Il sangue prelevato può essere utilizzato per eseguire un profilo biochimico, uno striscio ematico con stima della formula leucocitaria oppure per esami sierologici come ad esempio per la ricerca di Paramymoxovirus o la Chlamidophyla spp.
