Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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AD OGNI UCCELLO LA SUA MALATTIA


Nelle nostre case e nei nostri allevamenti ci sono molte specie di uccelli, di diversa provenienza geografica e con anatomia e fisiologia molto peculiari.
E’ una pessima abitudine italiana quella di non specializzarsi in un solo genere (es. solo Amazzoni, solo Cocorite, solo Canarini, ecc) ma di farsi attrarre da molti tipi di uccelli, spesso diversissimi tra loro. Questo fenomeno porta con sé molti problemi.

Il primo è di natura sanitaria e corrisponde al rischio che alcune specie di uccelli veicolino malattie ad un’altra senza manifestarne i sintomi e ammalarsi.

Il secondo è un abnorme spreco di tempo e risorse economiche nell’acquisto di materiale e prodotti diversi per ogni specie di uccello allevata. Spesso l’allevatore poco accorto fa una media e cerca una soluzione di attrezzature e alimentazione che soddisfi un po’ tutti, così facendo invece non soddisfa le esigenze di nessun animale !!!

Il terzo è che non specializzandosi non si arriva mai ad una approfondita conoscenza degli animali, si resta un allevatore generico che non conosce le esigenze e le peculiarità di ogni singolo animale ma si tende ad allevarli tutti nello stesso modo, al massimo con piccoli accorgimenti nella miscela delle sementi o nella dimensione della gabbia.

In realtà un allevatore scrupoloso deve passare molto temo sui libri, sulle riviste specialistiche e su internet per acquisire quante più informazioni possibili sulla specie allevata e dedicarsi durante tutta la vita di allevatore all’aggiornamento continua ed a confronto con i colleghi Allevatori ed i Veterinari aviari.

La causa di questa seppur parziale selettività nell’insorgenza delle malattie va ricercata fondamentalmente nella non corretta alimentazione, alloggio e selezione.

Per non corretto si intende la non corrispondenza tra condizioni di allevamento di cattività e quelle che sono presenti in natura.

Per fare alcuni esempi dovrebbe essere logico che se in natura un pappagallo si alimenta di frutta, bacche e insetti, una alimentazione a base di semi oleaginosi come il girasole non potrà che causare gravissimi danni alla sua salute. Questo naturalmente sarà un problema più sentito da pappagalli frugivori/nettarivori rispetto a pappagalli granivori.

Un uccello che in natura voli per svariati chilometri al giorno per spostarsi dalle zone di foraggiamento a quelle di riposo notturno risentirà più di altri della permanenza in gabbie di dimensioni molto piccole.

Una selezione che premi solo il colore del piumaggio o posizioni arcuate sul posatoio e non tenga conto della rusticità del ceppo e della sua fertilità metterà a repentaglio la salute generale di quella razza di canarino.

Facciamo quindi nel dettaglio una carrellata di malattie con le specie e razze nella qualli più facilmente si possono ritrovare. La lista non vuole essere esaustiva di tutte le malattie ma solo delle più conosciute e descritte. La attribuzione di una malattia ad una razza/specie sta ad indicare solo la maggior incidenza nella razza/specie in questione e non la specie/specificità della stessa.

Le specie/razze sono state sottolineate in modo che gli allevatori possano trovare velocemente gli animali di loro interesse.

PAPPAGALLI:

E’ ben noto che le Amazzoni e certi Cacatua soffrano più di altri pappagalli di problemi di obesità e di lipoma, ovvero di tumori del tessuto adiposo. Sarà quindi necessario bilanciare accuratamente la quantità di grassi nell’alimentazione, aumentare la possibilità di esercizio fisico e fare esaminare ad un Veterinario specializzato in patologia aviare ogni massa anomale che si renda evidente nel loro corpo.

I Cacatua sono animali dal carattere molto particolare, affettuosissimi animali da compagnia, sono capaci di attacchi aggressivi di inaudita violenza. Ben noti i problemi di uccisione dei maschi a carico delle loro compagne. Frequenti anche i prolassi cloacali. Sono inoltre particolarmente sensibili al Circovirus responsabile dalla Pbfd.

Le Ara al contrario tollerano grandi quantità di grassi nella dieta. I principali problemi sono relativi ai lumps (spec. Ara Ararauna) delle penne delle ali e una certa predisposizione ad ammalarsi di infezioni ricorrenti nelle Ibridi tra Ara diverse forse per una deficit del loro sistema immunitario.
Particolare sensibilità hanno questi animali per la Proventricolite dilatativa (Pdd) di probabile origine virale (Paramixovirus?).

Le Calopsitte sono particolarmente predisposte ad infezione a carico di Guardia spp., un parassita pericoloso anche per la possibile trasmissione all’uomo. Solitamente si manifesta con problemi digerenti come diarrea e feci scure, ma è possibile che crei anche ipofertilità nei riproduttori.

I Lori e Loricoli sono particolarmente soggetti a malattie nutrizionali e patologie del fegato (emocromatosi, lipidosi epatica, ecc.). Questo è molto probabilmente legato alla non corretta conoscenza o alla non facile riproducibilità della alimentazione che in natura consumano questi splendidi e coloratissimi uccelli data da polline e nettare di fiori tropicali.

I Neophema sono molto stress-sensibili e sono soggetti a lipotimie improvvise (svenimenti) e morti improvvise a seguito di manipolazioni ed esposizione a rumori improvvisi.

Gli Agapornis sono soggetti come i pappagalli di maggiori dimensioni (Cenerino, Cacatua, Ara, ecc) alla autodeplumazioni di origine psicogena, ovvero di strappano le penne in risposta a cause comportamentali e di disagio psichico.

Sempre gli Agapornis, così come gli Ondulati e la Calopsitte possono spesso comportarsi da portatori asintomatici di virus letali per i pappagalli più delicati come il Circovirus della Pbfd (Malattia del becco e delle penne) e del Poliomavirus (Malattia emorragica virale).
Negli Agapornis, anche allevati in casa come pet-bird è frequente la ritenzione di uovo.

Gli Ondulati (Melopsitacus ondulatus) sono pappagalli che più di altri producono masse tumorali in età adulta/anziana. Frequenti le neoplasie renali ed epatiche, possono essere rinvenute masse anche sulle ali e sul becco. Non vanno confuse con masse tumorali le croste deformanti che spesso questa specie sviluppa attorno al becco a seguito dell’infestazione da rogna knemidocoptica.

Il pappagallo Cenerino (Psittacus erithacus) ed i pappagalli del genere Poicephalus sono molto predisposti alla sindrome da carenza di calcio. Questa si manifesta con tremori muscolari, debolezza ed incoordinazione degli arti fino alla impossibilità di stazionare sul posatoio.

Dei Pappagalli dei fichi si conoscono la genetica tendenza alla carenza di vitamina K, indispensabile per la coagulazione del sangue. Se questa non viene supplementata gli animali possono andare incontro ad emorragie anche imponenti.

FRINGILLIDI:

Canarini: sono molto soggetti alla Colibacillosi (malattia del “nido bagnato” o “della canarina sudata”), malattia batterica polifattoriale spesso mortale per i piccoli ancora nel nido. Sembra responsabili insieme al Circovirus del famigerato “puntino nero”. Ancora molto diffusa nei canarini la Megabatteriosi (Micosi 80 o Macrorabdiosi) che causa un dimagramento cronico che porta l’animale a morire quando oramai ha perso tutta la massa muscolare pettorale. Abbastanza frequente la rogna delle zampe che diventano molto squamose e dolenti.

Canarini Crest e Norwich ed Arricciati pesanti soffrono frequentemente di cataratta giovanile (cecità, “occhio bianco”) con possibile perdita quasi totale della visione. I soggetti vanno esclusi dalla riproduzione per la ereditabilità della patologia.

Canarini Lizard, problemi digerenti di origine non sempre chiara e forse non ancora ben indagata.

Canarini a fattore bianco hanno un deficit di produzione epatica di vitamina A.Va supplementeta nella dieta. Spesso le diluizioni del piumaggio nelle diverse specie si accompagnano a deficit enzimatici del fegato che non codificano solo per la produzione di pigmenti coloranti ma anche per altre molecole indispensabili alla salute degli animali!

Diamanti di Gould soggetti delicati per definizione i Gould soffrono di carenti cure parentali che obbligano molti allevatori a ricorrere alle balie. Soffrono di acariasi respiratoria (acari della trachea) che sembrano così diffusi anche tra i soggetti in natura da essere causa del declino della popolazione selvatica. Ben nota la Coclosomiasi se baliati con Passere del Giappone.

Fringillidi indigeni e spinus soffrono al pari dei canarini di Colibacillosi e Megabatteriosi, ma a dispetto di questi sono più inclini ad ammalarsi di malattie protozoarie come le coccidiosi intestinali e sistemiche (Atoxoplasmosi, Lankesterella) che possono se non diagnosticate e curate causare grande mortalità in allevamento specie tra i soggetti giovani in muta.

ALTRI:

Le Maine, già citate per la Emocromatosi (malattia da accumulo di ferro nel fegato) sono anche soggette all’Epilessia idiopatica (“mal del caduto”) che seppur non pericolosa per l’animale è molto angosciante da vedere per il proprietario perchè consiste in un temporaneo stato comatoso durante il quale l’animale staziona sul fondo della gabbia e sembra essere sul punto di morire.

Tordi e richiami sono stati oggetti di studio dall’Istituto Zooprofilattico Legnaro da parte della dr.ssa Dania Bilato e del dr. Salvatore Catania per una malattia della quale poco si conosceva sulla causa ma che uccideva moltissimi soggetti con l’arrivo dei primi caldi e delle zanzare. Il responsabile isolato è un Plasmodio come quello che nell’uomo causa la Malaria, lo studio ha isolato infatti Aegyptianella spp. in Turdus pilaris (Cesena).
Sempre in questi animali sono frequenti infestazioni da parassiti intestinali (sia vermi sia coccidi) e filariosi sistemiche. Non di rado possono presentare infezioni profonde delle zampe.

Nei Piccioni Viaggiatori ed Ornamentali sono frequenti la patologie protozoarie come le coccidiosi intestinali e la tricomoniasi del gozzo (“cancro del gozzo”). Ancora in uso antiche e sbagliatissime pratiche dei cosìdetti “trattamenti a calendario”, ovvero di farmaci che vengono dati a cadenze fisse senza una diagnosi e senza che l’animale dimostri sintomi, con il solo intento di prevenire le malattie. Solo le vaccinazioni hanno il magico potere di prevenire le malattie, i farmaci non lo hanno! Inoltre dandoli a caso si creano resistenza batteriche e minor efficacia dei farmaci.

Nei Falchi ed in generale nei Rapaci ci sono delle malattie abbastanza peculiari e che più raramente troviamo negli altri generi di uccelli da allevamento. Per la loro facoltà di volare in libertà si fratturano più di altri ed hanno bisogno quindi di interventi ortopedici. Comuni anche i traumi oculistici, specie tra i soggetti selvatici recuperati. Il Bumblefoot (pododermatite podale) è una malattia della pianta del piede molto frequente e che va prevenuta con posatoi adeguati ed un esercizio al volo continuo degli animali. L’Aspergillosi, ovvero la crescita di funghi nelle cavità polmonari e dei sacchi aerei è una delle malattie più temute dal falconiere, specialmente nei Girfalchi e solo ibridi che ne sono particolarmente predisposti.

Queste e molte altre malattie sono frequenti nei nostri amati volatili. Solo la conoscenza di queste malattie e la voglia di prevenirle può aumentare il senso di benessere e le performance riproduttive dei nostri volatili.