Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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LA CONVIVENZA CON IL PET

La figura del Medico Veterinario è fondamentale in questo processo poiché si pone come interprete tra l’uomo e il pet al fine di raggiungere una relazione piena ed appagante per entrambi.

Ancor prima dell’arrivo del piccolo è necessario adattare l’appartamento ai fabbisogni etologici del cucciolo o del gattino. Del resto, quando sta per nascere un bambino, i futuri genitori creano una cameretta con arredi atti a soddisfare le necessità del neonato! In seguito, acquistano giochi, proteggono gli spigoli dei mobili per evitare traumi, pongono cancelletti alla base delle scale. Ogni volta che decidiamo di convivere con un specie differente è necessario un adattamento sia da parte nostra sia da parte dell’animale: in questo modo sarà possibile trovare un accordo che permetterà di trarre piacere reciproco dalla convivenza.

Per quanto riguarda il cane è opportuno collocare uno o più cuscini che saranno utilizzati come luogo di riposo, la cesta dei giochi, la ciotola del cibo e dell’acqua. Inoltre è possibile applicare un cancelletto ad esempio alla porta della cucina per evitare al piccolo di accedere all’intero spazio abitativo in assenza del proprietario.

Per quanto riguarda il gatto è necessario predisporre la cassetta igienica in una stanza tranquilla della casa, un graffiatoio, almeno due punti cibo e la ciotola dell’acqua. È opportuno ricordare che il gatto utilizza lo spazio nelle tre dimensioni. Per questo è bene lasciare a disposizione alcuni ripiani nelle librerie o negli armadi in modo che il piccolo possa soddisfare i bisogni etologici della specie risparmiando il tavolo della sala da pranzo!

Successivamente all’adozione il proprietario dovrà impegnarsi fin dal primo momento nel processo educativo del cucciolo e del gattino. Infatti, i primi sei mesi di vita del pet costituiscono una tappa fondamentale nello sviluppo comportamentale del piccolo.

Le esperienze vissute più volte nell’arco di questo breve periodo saranno ricordate e considerate non pericolose. Ad esempio, le specie conosciute (esseri umani, cani, gatti e così via) saranno considerate come amiche e non saranno predate.

È necessario condurre il cucciolo in passeggiata più volte al giorno in modo da stabilizzare le sinapsi inerenti all’esperienza relativa alle automobili, alle biciclette, ai cassonetti dell’immondizia, al contatto con persone e con altri cani. In questo modo la banca dati del cucciolo sarà molto ricca d’informazioni che verranno riutilizzate in futuro. Inoltre è bene ricordare che il cane appartiene ad una specie collaborativa: il gioco, la caccia, l’esplorazione dell’ambiente sono attività svolte in gruppo. È necessario che il proprietario occupi fin dal primo momento il cucciolo coinvolgendolo durante la spesa (rimarrà ad attendere in automobile, farà una passeggiata al rientro a casa), le compere (incontrerà numerose persone, cani e dovrà imparare a rimanere tranquillo in un luogo chiuso), lunghe passeggiate in campagna (apprenderà a tornare quando chiamato e a non allontanarsi), giochi e così via.

Per evitare la possibilità di contrarre alcune patologie organiche, dal momento che il programma vaccinale non è ancora completato, è preferibile evitare, almeno temporaneamente, i luoghi maggiormente frequentati dagli altri cani come ad esempio i giardinetti in centro alla città. È bene ricordare, però, che alcuni agenti patogeni possono essere portati direttamente a domicilio grazie alle scarpe del proprietario!

Invitare frequentemente ospiti favorirà la socializzazione del gattino agli esseri umani ed eviterà la fuga sotto il letto in occasione del suono del campanello scatenata dalla paura dell’estraneo. Inoltre è opportuno effettuare rumori anche piuttosto violenti in modo che la banca dati del gattino contenga questa informazione in occasione, ad esempio, di lavori di muratura nello stabile o nell’appartamento.

Il processo di domesticazione non ha modificato sostanzialmente il comportamento del gatto e l’attività di caccia continua ad essere una delle principali occupazioni.

Siccome il gioco svolge essenzialmente il ruolo di perfezionamento dell’attività di caccia, l’arricchimento ambientale è fondamentale per il gattino che vive all’interno di un appartamento e che non ha la possibilità di accedere all’ambiente esterno. I giochi devono permettere al piccolo di svolgere un’attività di caccia e devono possedere le caratteristiche delle prede. È possibile utilizzare palline di carta appese con lunghi fili alle maniglie delle porte o alle spalliere delle sedie (in commercio ci sono oggetti che con supporto per l’applicazione sulle porte che emettono squittii), scatole di cartone con più fori che nascondono all’interno del cibo, topolini finti (è preferibile sceglierli di colore bianco o nero e aventi dimensioni simili a quelle dei topi veri) magari inseriti in scatole allestite come le precedenti, quadrotti in materiale plastico, morbido che possono essere uniti per formare dei cubi (sono giochi per bambini utilizzati al fine di evitare l’impatto con il pavimento in occasione di cadute sul pavimento). Inoltre nei grandi magazzini è possibile acquistare tunnels in stoffa o piccole casette nel reparto giochi per bambini.

Il successo di una convivenza ben riuscita risiede nell’identificazione e nel rispetto delle specie differenti dalla nostra. È opportuno non antropomorfizzare il pet ma evidenziare e cercare di soddisfare i fabbisogni etologici del cane e del gatto.

Dottoressa Sabrina Giussani, Medico Veterinario
Master in Etologia Applicata e Benessere Animale
Consigliere SISCA