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SOCIOPATIA NEL BINOMIO UOMO-CANE

E’ un disturbo relazionale, è il binomio uomo-cane a non funzionare!

Il cane non ha una patologia comportamentale! Il proprietario a sua volta potrebbe trovarsi benissimo con un’altro cane ed intendersi alla perfezione.

Ma vediamo meglio in cosa consiste.

Il GRUPPO nel regno animale è una strategia di sopravvivenza, ma deve competere al suo interno per le risorse: cibo, riproduzione, “posto al sole”.

Perchè la cosa funzioni serve una ferrea GERARCHIA, che garantisce i massimi benefici con minor dispendio di energia (conflitti, lotte, ecc.). In pratica è come se per la mente del cane il regime politico ideale e l’unico nel quale riesce a riconoscersi fosse la monarchia totalitaria! Uno comanda e gli altri obbediscono.

Il cane quindi può comandare o obbedire, ma la situazione di anarchia “non la regge”. Se una volta gli diamo un ordine e pretendiamo che ci ascolti e un’altra volta lasciamo che sia lui a decidere, creiamo nella sua mente un paradosso. Non ci riesce a capire e nel dubbio prenderà lui l’iniziativa mettendosi in condizione di comandare.

Naturalmente è questo il momento nel quale il proprietario si sente tradito: da autonomia al sua amico e questi risponde ringhiando o peggio mordendolo!

La gerarchia è diversa nei due sessi ed anche in un branco di soli cani si creano due distinte linee di comando.

La gerarchia nella femmine è lineare e rigide. Significa che il soggetto A comenda su B che comanda su C e così via. Questa gerarchia una volta formata tende a mantenersi per tutta la vita del soggetto.

Nei maschi la gerarchia è circolare. Viene messa in discussione più facilmente per colpa dei challengers (sfidanti). Sono i giovani che arrivati alla maturità sociale provano a salire al rango di capobranco.

Il cane sociopatico è caratterizzato dalla TRIADE DELL’AGGRESSIVITA’: aggressività gerarchica, aggressività territoriale e aggressività da irritazione. Il cane cioè morde per motivi legati alla gerarchia, alla difesa del territorio o perchè c’è stato ad esempio un contatto fisico troppo prolungato non richiesto da lui.

La sociopatia è più frequente con le “razze difficili” (cani da presa, cani da guardia e difesa).

Nelle persone ne sono più frequentemente interessate quelle che sostengono: “…è giusto che il cane possa scegliere…”, “…non è corretto imporre su altre creature le propria volontà…”, “…odio i proprietari che comandano i propri cani come fossero marionette…”.

Sono quelli che io considero i proprietari ideali per un gatto ma non per un cane, o almeno solo per poche selezionate razze canine.

La sociopatia può essere corretta. Quindi se il tuo cane ti manda messaggi ambivalenti, ti ringhia o peggio ti ha morso, rivolgiti subito ad un Veterinario Comportamentalista.

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