Le quaglie ed in generale il gruppo dei colini sono uccelli dal corpo breve, tozzo, con coda corta ed una forte predisposizione a razzolare sul fondo della gabbia piuttosto che volare per spostarsi.
Sono una presenza molto frequente nei negozi di animali e garden oltreché tra gli allevatori privati in quanto animali economici e di facile gestione.
Spesso vengono inseriti in voliere miste per abbellire il fondo della gabbia in virtù della loro notoria predisposizione a rimanere al suolo anche se sarebbero in grado di compiere voli su lunghe distanze. Vengono infatti definiti “uccelli razzolatori” e passano molto tempo a razzolare appunto cercando i semi che gli uccelli sopra di loro in voliera fanno cadere dalle mangiatoie per nutrirsene.
In questo modo tengono pulito il fondo dalla voliera dai semi caduti, dai lombrichi e insetti che dovessero arrivare e che questi uccelli appetiscono molto volentieri.
Unica attenzione da tenere nella gestione delle voliere miste è il rischio di lasciare i Colini sul fondo durante le prime uscite dal nido dei nidiacei delle altre specie. Succede infatti che i Colini possano aggredire i piccoli ancora poco esperti nel volo e beccargli le dita pensando che si tratti di vermicelli.
Quali sono le specie di colino più diffuse?
I Colini sono una famiglia molte nutrita che presenta molte specie e varietà. Nei Negozi però sono di comune riscontro solo poche specie in molti casi in varietà di colore della loro livrea non presenti in natura (mutazioni).
Tra le più comuni possiamo ricordare: la Quaglia comune (Coturnix coturnix), il Colino della Virginia (Colinus virginianus), Colino della California (Callipepla californicus), Quaglia nana cinese (Coturnix chinensis).
Come vanno tenuti in negozio-garden i colini?
Questi uccelli vanno tenuti in condizioni igieniche impeccabili per evitare che razzolando al suolo possano prendere infezioni gastro-intestinali come enteriti batteriche, coccidiosi, verminosi, ecc.
La forma più comoda e razionale consiste nell’ospitare i soggetti su delle voliere fornite di griglia sul fondo in modo che le deiezioni cadano lontano dalle zampe e dall’animali appena vengono espulse.
Se ciò non fosse possibile come nel caso delle voliere esterne è indispensabile mettere sul fondo uno strato spesso di sabbia o di segatura che andranno sostituiti con grande frequenza per evitare l’ingestione delle feci.
Come manipolare i Colini e le Quaglie?
Quando si manipolano questi animali è importante chiudere bene le ali nel palmo delle nostre mani per evitare che tentando di volare via si possano procurare delle fratture. Non farsi cogliere impreparati quando l’animale inizierà a scalciare per liberarsi, ma tenere le sue zampette tra le nostre dita per evitare che riesca nella manovra di divincolarsi e cadere.
Questi uccelli sono piccolini ma molto tozzi e dotati di una forza che non ci si aspetterebbe quando decidono di liberarsi dalla nostra presa.
Cosa mangiano i Colini e le Quaglie?
Questi uccelli sono dei granivori che hanno come base della loro alimentazione semi di erbe prative e cereali. Vanno quindi somministrati un misto di granaglie di dimensioni adatte alla loro taglia. A seconda della razza il miscuglio sarà composto dai semplici misti di miglio panico e avena (il così detto “misto esotici”) a misto un po’ più grossolano contenenti anche frumento e mais spezzato. Il negoziante dovrà poi consigliare un pastoncino all’uovo oppure per insettivori per i momenti più impegnativi dell’anno come la muta del piumaggio o la riproduzione. I pastoncini alla frutta per uccelli insettivori possono essere dati 1 volta alla settimana per integrare la dieta anche in momenti diversi dalla riproduzione.
Quali sono le principali attenzioni sanitarie da tenere con questi uccelli?
Per questi animali non esistono vaccini specificatamente studiati ma in caso di necessità è possibile utilizzare i vaccini per polli e galline.
Le principali problematiche che si presentano in negozio sono i traumi cranici per il fatto che se eccitati o disturbati questi animali si lanciano in volo verticale sbattendo la testa sul tetto della gabbia.
In caso di animali nervosi o poco abituati all’uomo è quindi buona norma tenerli in luoghi tranquilli e poco rumorosi e mettere sul tetto della gabbia uno strato di gommapiuma o altro materiale che possa attutire l’urto tra la testa dell’uccello e la superficie in oggetto.
Altra problematica di comune riscontro in tutti gli animali che razzolino sul fondo è la frequente infestazione a carico di parassiti intestinali. Un esame parassitologico delle feci eseguito con un certa frequenza ci permetterà di diagnosticare la presenza e la natura dell’infezione ed impostare una terapia mirata ed efficace. L’esame va eseguito in strutture veterinarie con specifiche competenze negli uccelli da compagnia. La terapia può essere eseguita singolarmente oppure può essere veicolata nell’acqua di bevanda o nel mangime per trattare più animali contemporaneamente.
Riproduzione, i Colini mettono su famiglia.
I colini hanno anche nelle varietà domestiche una buona attitudine e riprodurre e produrre le uova. Quello che purtroppo si è perso in molte specie è l’attitudine alla cova delle uova. La femmina dopo aver deposto le uova si allontana dal nido o non le cova con assiduità.
E’ quindi buona norma per chi desideri cimentarsi con la riproduzione di questi animali selezionare solo le coppie con maggiori cure parentali oppure affidare ad una chioccia o all’incubatrice il compito di far schiuder le uova.
La prole che nasce è in grado di arrangiarsi a mangiare sin dal primo giorno di vita ma i pulcini devono essere tenuti insieme tra loro e con una femmina tranquilla che faccia da mamma e gli insegni le cose che devono fare.
A titolo di curiosità le uova dei colini sono edibili ed in molte culture vengono utilizzate per l’alimentazione umana.