Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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IL PETAURO DELLO ZUCCHERO (Petaurus breviceps)

Il Petauro dello zucchero è un piccolo marsupiale notturno arboricolo.

Proviene dall'Australia, dalla Papua Nuova Guinea ed in alcune isole dell'Arcipelago Indonesiano.

Soprannominato “scoiattolo volante” per la abbondante pelle laterale (patagio) che gli permette di planare da altezze considerevoli non è un roditore, bensì un marsupiale come il canguro e gli opossum. Il marsupio permette di alloggiare e allattare i piccoli per un lungo periodo.

In inglese viene definito Sugar Glider; altri lo identificano con il nome erroneo di “mini scimmia”.

In Italia si è ultimamente affacciato come nuovo animale da compagnia e la sua facile riproduzione fa si che i soggetti reperibili nei negozi siano nati in cattività e non più di cattura.

Impariamo a conoscerlo meglio e vediamo come allevarlo.

Il Petauro è un animale notturno e non deve mai essere esposto a fonti di luce intense. Il nido nel quale si riparerà durante il giorno non deve far passare nemmeno un raggio di luce. L'esposizione forzata alla luce può causare danni permanenti alla sua retina con perdita di capacità visive.

E' un animale di indole pacifica e una volta adattato al nuovo compagno saprà contraccambiare il nostro affetto. E' molto abitudinario e bisogna manipolarlo ogni sera senza forzare il contatto.

E' particolarmente dinamico e necessita di ampi spazzi per i suoi salti e le sue planate. Conviene quindi alloggiarlo in una voliera per uccelli di grandi dimensioni e permettergli di uscire solo in nostra presenza la sera per evitare che si nasconda o peggio ancora che scappi.

La voliera deve essere attrezzata con un nido di legno, del tipo di quelli usati per la riproduzione dei pappagalli di piccole dimensioni e di alcuni legni per arrampicarsi e saltare. Altri ricoveri molto graditi sono le coperte di piles arrotolante ed appese al soffitto della gabbia.

La vita media dei Petauri è di 8/10 anni, ma non sono rari i soggetti che superano questi traguardi.

Devono sempre essere allevati in coppia perché soffrono terribilmente la solitudine e quindi potrebbero andare incontro a gravissime depressioni. Possono convivere anche due maschi, purché non ci siano femmine nei paraggi.

In natura vivono in colonie di circa 10 individui e all'interno del gruppo si creano forti legami.

Gli animali si riconoscono tra loro attraverso l'odore, peculiare per ogni individuo.

L'odore del Petauro ad alcune persone può risultare fastidioso perché ricorda quello del muschio.

Le dimensioni del Petauro sono di circa 10-20 cm di lunghezza per il corpo ed altrettanto di coda. La coda è molto importante per la prensione dei rami e viene usata come timone nelle planate.

Il peso del Petauro varia tra i 100 ed i 160 grammi.

Il Petauro ha una dieta onnivora, assumendo sia insetti sia bacche e frutti. In natura integrano la loro dieta con linfa dei canneti da zucchero, resina di acacia, linfa degli alberi della gomma e degli eucalipto. Assumono queste sostanze masticando i rami e poi sputandone le fibre legnose.

In cattività dobbiamo assicurare al nostro Petauro una dieta onnivora quanto più varia e completa per permettergli di tenerci compagnia molti anni e per rimanere sano.

Non debbono mai mancare gli insetti freschi come le camole del miele e le tarme della farina (reperibili nei negozi di caccia pesca), i grilli e le locuste (reperibili in internet o nei negozi specializzati in rettili).

Ogni giorno va somministrata frutta fresca a pezzettini, avendo l'accortezza di scegliere frutta di stagione e molto zuccherina. Il Petauro adora il sapore dolce.

Una peculiarità metabolica del Petauro è la sua incapacità ad accumulare Calcio nell'organismo. Essendo quest'ultimo un elemento indispensabile per il suo metabolismo deve essere integrato quotidianamente nella sua razione spolverandolo in piccolissima quantità sulla frutta fresca a sua disposizione. Il calcio è reperibile già ad uso veterinario nei negozi specializzati oppure in farmacia dotto forma di calcio carbonato puro.

La carenza di calcio può portare a paralisi degli arti posteriore o a fratture spontanee delle ossa.

Non alimentare i propri Petauri con diete ricche di grassi (es. frutta secca, dolci, caramelle, zucchero, ecc.) in quanto questo porterebbe velocemente l'animale ad ammalarsi ad esempio di obesità o di cecità.

 

Il maschio si distingue dalla femmina, oltreché per la presenza dei testicoli molto evidenti, anche per la presenza di ghiandole odorifere poste sulla testa (punto calvo), sulla parte addominale (che si colora di arancione nel periodo degli amori) ed infine nella zona anale.

Il Petauro ha una vasta gamma di suoni, specifici per ogni situazione, ma è un animale molto discreto che non disturba con vocalizzazione fastidiose o frequenti.

Se teniamo i Petauri in coppia possiamo assistere allo spettacolo della procreazione. I Petauri possono riprodurre tutto l'anno, la gestazione è molto breve (16 giorni) perché il piccolo appena uscito entrerà nel marsupio per terminare li dentro il suo sviluppo fino allo svezzamento (110 giorni). Nel marsupio sono presenti 4 mammelle e possono essere attaccati diversi piccoli di età diversa. In ogni mammella la femmina produce un latte diverso a seconda dell'età del cucciolo.

In un anno una femmina può portare a termine 2-3 cucciolate.

Attorno ai 60 giorni il piccolo inizierà ad uscire dal marsupio ma fino ai 100 giorni la sua dieta sarà data esclusivamente dal latte materno.

La maturità sessuale nel maschio è attorno ai 10-14 mesi, la femmina 8-12 mesi.

Prima di far riprodurre una coppia di Petauri assicuratevi di avere lo spazio per tenerli oppure trovate una famiglia affidataria che li possa seguire con cura ed amore.

Il Petauro è un “nuovo animale da compagnia”. Prima di acquistarlo documentatevi con cura sulle sue prerogative e sulle sue esigenze. Una volta acquistato infatti dovrete prendervene cura per 10 anni. Non sempre il negoziante vi sa consigliare al meglio su questa specie.

Per ulteriori approfondimenti consiglio il sito: www.ilpetaurodellozucchero.it