Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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FLORA INTESTINALE RODITORI E LAGOMORFI DA COMPAGNIA

La flora intestinale di roditori e lagomorfi da compagnia (Coniglio nano, Cavia peruviana, Criceti, Cincillà, Degù, …) è fondamentale per la loro sopravvivenza, se viene persa l’animale rapidamente muore!

Bisogna quindi porre estrema attenzione all’alimentazione e sopratutto all’uso di antibiotici non specificatamente sperimentati nelle specie in oggetto.

La flora intestinale fisiologica è costituita in gran parte da batteri aerobi Gram + come Lactobacillus e Bacteroides. In piccole quantità batteri anaerobi Gram + come Clostridium e Gram – come Escherichia coli.

E’ importante per la salute dell’animale che i “posti a sedere” sulla parete dell’intestino siano occupati dai fermenti lattici “buoni”, ossia Lactobacillus e Bacteroides.

Finchè i batteri buoni rimangono in tanti, i “cattivi” ossia Clostridium ed E.coli non riescono a trovare spazio per fare del male all’animale.

L’equilibrio può rompersi per colpa di un’alimentazione inadeguata oppure per l’utilizzo improprio di sostanze antibiotiche, in regime di automedicazione e prescritte da un Veterinario non esperto in problematiche di animali esotici.

Infatti, quasi tutti gli antibiotici comunemente utilizzati nella pratica clinica sui cane e gatti, sono pericolosissimi, spesso mortali, nei piccoli roditori e lagomorfi!

Il principale problema dell’utilizzo di queste molecole è legato all’uccisione dei batteri buoni nell’intestino, condizione che permette la rapida replicazione di Clostridi e Coli, con conseguenza spesso mortali per l’animale.

Il nostro roditore/lagomorfo infatti risulterà velocemente apatico, smetterà di mangiare e bere, spesso dal sedere vedremo uscire un muco trasparente gelatinoso, a volte presenterà scariche di diarrea. L’animale risulta inebetito per la liberazione nel sangue di tossine prodotte dai batteri e nel giro di 1-2 giorni muore.

La terapia non ha quasi mai effetto perché quando ci si accorge spesso è troppo tardi.

Gli antibiotici da evitare sono quelli che appartengono alle famiglie dei: BETALATTAMICI, MACROLIDI, LINCOMICINA, CLINDAMICINA, KANAMICINA, TUTTE LE CEFALOSPORINE, AMOXIXILLINA, DIIDROSTREPTOMICINA, e tutti quelli per i quali non esistono studi di comprovata efficacia e sicurezza.

Sono in generale ben tollerate alcune molecole della famiglia dei FLUOROCHINOLONI, ma anche per queste molecole conviene limitare la posologia e durata del trattamento al minimo necessario ed accompagnare tutta la durata del trattamento con somministrazione di fermenti lattici per roditori distanziati dalla somministrazione di antibiotico.