Mi succede spesso di notare somiglianze tra cane ed proprietario.
Credo che questo dipenda da due elementi indipendenti ma che interagiscono tra loro. Si tende infatti a scegliere cani che in qualche modo ci sembra siano più simili a noi o al nostro stile di vita. Secondariamente, conducendo lo stesso tipo di vita, si finirà per assomigliare sempre più l’uno all’altro.
Per fare un esempio una persona amante del divano e della buona tavola non sceglierà certo come compagno un cane dinamico o molto esigente in termini di movimento ma troverà a sè più affine un cane pigro come un Bulldog o un Bassethound. Una volta adottato, il cane condurrà la stessa vita del padrone frequentando più i bar che i parchi e i giardinetti, aumentando entrambi la probabilità di accumulare chili di troppo.
Se invece una ragazza amante del jogging dovesse scegliere un compagno di vita a quattro zampe forse si orienterebbe vero una razza da caccia con i muscoli guizzanti come un bracco a pelo raso o un pointer, che accompagnandola a correre tutti i giorni si manterrà in forma smagliante e pieno di energie.
Nella scelta del compagno più simile a noi siamo fortemente avvantaggiati dal grande numero di razze che la specie canina ci offre con l’allevamento selettivo. Esistono infatti 400 diverse razze di cani, dal grande alano dai 100 chili di peso fino al Pincher nano di poco più di 1 chilo.
Se però grande è l’attenzione dedicata alla morfologia e all’aspetto esteriore del nostro cane nella scelta della razza, potendoci sbizzarrire per taglia, conformazione, colore e tipo di pelo, non è altrettanto scrupolosa la scelta in base al comportamento.
Sarebbe quindi molto più utile informarsi con attenzione sul carattere di una certa razza piuttosto che sulla sua forma e sul colore, poichè il comportamento è la prima discriminante della buona riuscita di un rapporto di amicizia tra noi e loro.