Il canarino è un granivoro, ossia in natura si alimenta prevalentemente di semi e granaglie che raccoglie naturalmente freschi dalle piante e dal suolo. Integra poi la sua alimentazione con insetti (specialmente durante l’imbecco dei piccoli nel nido) e con bacche e piccoli frutti.
In cattività dobbiamo cercare di fornirgli un’alimentazione quanto più possibile simile a quella che assumerebbero in natura nelle isole Canarie dalle quali proviene.
Deve essere sempre a disposizione una miscela di sementi (Scagliola, Niger, Canapa, Lino, Ravizzone) di buona marca, da mettere a disposizione nelle mangiatoie esterne (si evita in questo modo che sporchino i semi camminandoci sopra o defecandoci) da “soffiare” ogni giorno per eliminare le buccette che si accumulano sopra e che impedirebbero al canarino di raggiungere i semi più in profondità.
Questo miscuglio può essere integrato con i così detto “semi della salute o condizionatori” che sono composti da essenze prative e di piante officinali molto salutari.
E’ buona norma integrare l’alimentazione granivora con una fonte supplementare di calcio. Questo è possibile appendendo dentro la gabbia il classico osso di seppia, oppure con il grit solubile (da non mettere nel fondo della gabbia ma in una piccola mangiatoia chiamata “linguetta”) o con il guscio delle uova di gallina passato in forno ad alte temperature per sterilizzarlo ed essiccarlo.
L’uovo sodo, fornito a spicchi interi (tuorlo albume e guscio) è un alimento ideale per la fase riproduttiva e per la crescita dei piccoli fino al loro svezzamento. Oltre al calcio presente nel guscio fornisce una grande quantità di proteine nobili di origine animale ed amminoacidi essenziale e compensa l’assenza di insetti dell’alimentazione in gabbia.
Il pastone secco o all’uovo presente in commercio è ottenuto dagli scarti delle produzione dolciarie e da farinacei integrati con uova, vitamine e minerali. E’ una buona fonte di elementi utili alla salute e molto energetico se ben conservato in frigo e consumato velocemente dopo aver aperto la confezione. Va somministrato separatamente dalle sementi in una mangiatoia esterna 2 volte alla settimana durante tutto l’anno, ogni giorno durante la riproduzione e lo svezzamento dei piccoli.
La frutta e la verdura vanno molto bene se date in piccole quantità ogni giorno. Un esempio di razionamento potrebbe essere mettere una foglia di radicchio (rosso, verde o meglio cicoria selvatica/tarassaco) al mattino ed un piccolo spicchio di frutta di stagione al pomeriggio.
La verdura può essere appesa al soffitto della gabbia con una pinzetta, mentre per la frutta sconsiglio la pratica molto diffusa di inserirla tra le sbarre della gabbietta perché dopo poco tempo il succo acido del frutto tende a corrodere la zincatura della gabbie e rovinarla. Inoltre può veicolare metalli pesanti presenti nella zincatura della gabbia che sono molto pericolosi per la salute del canarino. Mettere quindi la frutta in una apposita vaschetta da lavare dopo ogni utilizzo.
L’acqua del beverino deve essere cambiata ogni giorno ed il beverino strofinato molto bene per evitare la formazione delle “alghette” che spesso si trovano se non si pulisce con attenzione. Alcune gocce di aceto di mele messe nell’acqua ad ogni sostituzione potranno ridurre al produzione di microbi nell’acqua e favoriranno la salute del nostro volatile.
Per rendere l’alimentazione equilibrata e bilanciata e per aiutare il canarino nei momenti più stressanti dell’anno come la muta del piumaggio e la riproduzione è molto indicato fare delle integrazioni con prodotti polivitaminici e minerali.
Tutti gli accessori delle gabbie ed in particolar modo beverini e mangiatoie devono essere tenuti sempre puliti e lavati. Una volta alla settimana almeno dovranno essere posti per tutta la notte in una soluzione disinfettante.
Le feci del canarino devono essere compatte e ben conformate. Colorazioni anomale (verde carico, nere, sangue, ecc) o feci liquide devono subito far pensare ad una malattia in corso o cattiva alimentazione e necessitano un immediato consulto veterinario per una visita del soggetto e per gli esami del caso.
