Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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CECOTROFIA CONIGLIO

Il coniglio ha molte particolarità digestive, che rendono il tubo gastroenterico il suo “tallone d’Achille”.

Queste peculiarità vanno conosciute da chi decida di adottare uno di questi animali perchè la convivenza con questo splendido animale sia lunga e scevra da problematiche sanitarie.


Il coniglio è un erbivoro stretto, quindi deve mangiare solo erba e suoi derivati (fieno, pellettati di fieno ed erba compressa), vegetali da foglia, foglie, pezzetti di legno, paglia, …

Non sono adatti alla sua alimentazione gran parte dei mangimi oggi in commercio perché contengono sementi come il girasole, fioccati di mais, carrube, … tutti alimenti che causano obesità e problemi digestivi e metabolici al coniglio.

Il coniglio non può vomitare e quindi non riesce ad espellere eventuali corpi estranei ingeriti.

Il coniglio ha una parte del suo intestino, il ceco appunto, che funge da “camera di fermentazione” al pari del rumine negli erbivori ruminanti.

E’ in questa zona dell’intestino che l’animale riesce a scindere la cellulosa contenuta nella fibra della quali si nutre per ricavare i nutrienti indispensabili alla sua vita.

Il ceco però si trova nell’ultima parte dell’intestino, appena prima del colon, deputato quest’ultimo non tanto all’assorbimento degli elementi nutritivi quanto all’assimilazione dell’acqua con conseguente disidratazione delle feci in uscita.

Per evitare di perdere gli elementi così laboriosamente prodotti il coniglio ha adottato una tecnica unica di riciclaggio delle sostanze contenute nelle feci.

Assume direttamente dall’ampolla rettale delle particolari feci prodotte al mattino presto, chiamate appunto cecotrofo, di consistenza molto diversa dalle caratteristiche palline che espelle durante il giorno e le reingerisce.

Il cecotrofo ha un aspetto più gelatinoso delle normali feci e può essere ricoperto di muco. Difficilmente si vede in condizioni fisiologiche perchè il coniglio, mettendo la testa tra le gambe, lo ingerisce prima ancora che tocchi terra.

In questo modo può assorbire elementi indispensabili per la sua salute come le vitamine del gruppo B e alcuni amminoacidi.

La impossibilità di assumere queste feci porta a sindromi carenziali ed è possibile trovarla in animali obesi che non riescono a compiere questa manovra perché il grasso impedisce loro di arrivare all’ano con la bocca o in animali con artrosi grave della colonna vertebrale.