Il Tropicarium Park del Lido di Jesolo andrà in onda su Rai 1 domani, sabato 21 settembre, alle ore 14.00 perché è stato scelto dal programma “Linea Blu”, come ambientazione ideale per girare immagini ravvicinate della fauna marina locale ed esotica nel suo habitat ricreato fedelmente, rappresentando il parco zoologico ospitato dal PalaInvent un importante esempio di divulgazione didattica aperto alle scuole ed alle famiglie, ma soprattutto un baluardo istituzionale a tutela della biodiversità marina.
La troupe del programma di Rai 1 condotto da Donatella Bianchi era a Jesolo una settimana fa per documentare sulla spiaggia jesolana la presenza di specie marine estranee alla nicchia ecologica dell’Adriatico settentrionale. Per segnalarne i rischi per l’ecosistema durante la tappa del programma televisivo nella costa veneziana, sono state prese ad esempio alcune specie allevate al Tropicarium Park del Lido di Jesolo gestito da Monica Montellato, intervistando il medico veterinario specializzato in animali esotici, nonché direttore scientifico del Tropicarium Park, Diego Cattarossi, per approfondire il ruolo del parco zoologico nella salvaguardia della banca genetica delle specie marine in via di estinzione, e il responsabile Predators della struttura, esperto di ictiofauna, Alessandro Mannina, per fare il punto sulle specie marine alloctone, quindi “aliene” all’ambiente marino mediterraneo, che minacciano altre specie autoctone nei mari italiani.
“Da due anni Tropicarium Park ha la qualifica ministeriale di parco zoologico” ha detto il direttore scientifico, Diego Cattarossi, intervistato dal programma tv di fronte alla vasca dei Pinguini Magellanici “ruolo che ci permette di fare divulgazione didattica per le scuole sulla fauna marina nazionale ed estera, ma soprattutto che riveste un’importanza fondamentale in quest’epoca come banca genetica di tutte le specie, soprattutto per favorire la riproduzione delle specie in pericolo d’estinzione o dichiarate estinte con l’aiuto di altri partner europei e mondiali”.
“La troupe di Linea Blu si è soffermata a riprendere specie invasive alloctone nel Mediterraneo” spiega l’esperto di ictiofauna, Alessandro Mannina, intervistato nei pressi della vasca degli squali Toro e Limone, “e specie in via d’estinzione come l’Axalotl, salamandra messicana completamente estinta in natura ma ancora visibile nel nostro parco zoologico. È stato interessante mostrare il contrasto osservabile al Tropicarium Park fra i pesci presenti nella vasca di specie autoctone del Mediterraneo e le abitudini di specie come il Pesce Scorpione invasivo perché mangia tutti i pesci di taglia inferiore alla sua rappresentando anche un pericolo per i bagnanti a causa dei suoi aculei”.
“Sono soddisfatta che il Tropicarium Park sia stato scelto a Jesolo da un programma televisivo così autorevole sull’ambiente marino” dichiara la titolare del parco zoologico, Monica Montellato, “nello specifico il tema su cui abbiamo fornito consulenza e immagini è stato: le specie del Mediterraneo e la loro minaccia da parte di altre specie alloctone che, arrivando da altri mari, possono diventare invasive mettendo a rischio la nicchia ecologica delle specie autoctone e le attività del Tropicarium Park per tutelare le specie a rischio”.
L’abstract della puntata della trasmissione “Linea Blu” che andrà in onda domani, sabato 21 settembre, alle ore 14.00 su Rai 1, è stato anticipato dal profilo Facebook del programma: “Linea Blu ci racconterà come sta cambiando il nostro mare. I cambiamenti climatici infatti stanno modificando le caratteristiche fisiche e chimiche del mare, stanno alterando il metabolismo e i cicli riproduttivi di un gran numero di organismi e sconvolgendo gli equilibri tra le specie marine visto l’arrivo delle cosiddette “specie aliene”.
Queste modificazioni cambiano tra diverse latitudini e si concentrano in alcune regioni, tra cui il Mar Mediterraneo. Donatella Bianchi ci farà conoscere alcune di queste “specie aliene” che stanno popolando il Mediterraneo. Dall’alga caulerpa, volgarmente nota anche come alga killer, di origine tropicale in grado di danneggiare la vegetazione marina locale; alla noce di mare, originaria delle coste atlantiche americane, che sta “attaccando” l’Adriatico settentrionale, creando non pochi problemi al settore della pesca perché è un vorace predatore di zooplancton, uova e piccole larve di pesci, soprattutto di acciuga, fino ad arrivare ai tanti pesci tropicali sempre più presenti nel Mare Nostrum.