Clinica veterinaria "Casale sul Sile"...
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LA PULIZIA DELLE ORECCHIE: CAPOSALDO DELL’IGIENE CANINA

E’ risaputo che accarezzare un animale domestico sia esso cane, gatto o cavallo ha indubbi effetti positivi sulla salute psicofisica dell’uomo: calma i nervi, riduce lo stress, abbassa la pressione e favorisce la circolazione sanguigna. In modo particolare quando penso alle orecchie del mio cane, morbide e vellutate, evoco immediatamente una sensazione di benessere che deriva dalla loro semplice manipolazione!
In realtà queste pelose e morfologicamente eterogenee appendici cutanee non sono solo sede di importanti organi di senso, quali l’udito e l’equilibrio, ma sono anche parti del corpo particolarmente sensibili e delicate, soggette a diverse problematiche. Il loro regolare controllo è perciò alla base di una corretta igiene del cane.
Pulirle quotidianamente non è necessario se il padiglione auricolare è rosa, liscio e non presenta secrezioni maleodoranti, crosticine o eccesso di sebo e cerume. Una moderata quantità di cerume è fisiologica: esso infatti viene prodotto dalle ghiandole presenti nel condotto auricolare allo scopo di isolare e successivamente allontanare microrganismi patogeni e corpi estranei, ma in alcuni casi questa produzione è eccessiva, vuoi per cause costituzionali come succede alcune razze, vuoi per problemi dermatologici, quali allergie o intolleranze alimentari. La conformazione anatomica stessa del condotto uditivo canino inoltre, costituito da una porzione verticale e una orizzontale, predispone all’accumulo di detriti cellulari, sporcizia e cerume che finisce col diventare esso stesso terreno di coltura per la proliferazione di batteri, lieviti e acari, con la comparsa di eritema, prurito e cattivo odore.
Alcune razze sono più predisposte di altre a sviluppare patologie dell’orecchio, ad esempio quelle selezionate per il lavoro in acqua, Labrador e Terranova, oppure Cocker, Bassethound, Bracchi e Bassotti con padiglioni auricolari lunghi e cadenti, che ripiegati su se stessi non permettono un’adeguata aerazione del condotto, creando un microclima caldo e umido ideale per la proliferazione batterica. Altre razze come Barboncini, Maltesi e Bichon presentano una abbondante quantità di peli che ostruiscono il condotto impedendo la fuoriuscita del materiale accumulato. In questo caso è bene asportare il pelo o con l’ausilio di una pinzetta o utilizzando delle specifiche polveri che lo indeboliscono alla base e ne facilitano il distacco.
Quindi, se mentre accarezziamo pigramente le orecchie del nostro fedele amico impariamo anche ad osservarle, possiamo prevenire l’insorgenza di fastidiose e talvolta dolorose infezioni. Esistono in commercio specifiche soluzioni detergenti che sciolgono il cerume, disinfettano e acidificano l’ambiente rendendolo sfavorevole alla proliferazione dei microrganismi patogeni. Dopo aver instillato il prodotto nel condotto uditivo tenendo sollevato il padiglione, si massaggia l’orecchio alla base per distribuirlo in profondità, quindi si lascia il cane libero di scrollarsi, passando infine una garza per eliminare l’eccesso di liquido.
Se però le orecchie risultano particolarmente sporche, arrossate, gonfie o maleodoranti, o se Fido ha la tendenza a grattarsi con insistenza o tiene la testa inclinata e guaisce al solo avvicinarglisi, la sola pulizia non è più sufficiente e una visita dal veterinario non solo è consigliabile, ma addirittura urgente, perché le otiti esterne, se prese precocemente possono essere facili da risolvere con la terapia adeguata, ma diventano lunghe e frustranti se cronicizzano e se trascurate possono coinvolgere l’orecchio medio o peggio quello interno, con gravi e irreversibili conseguenze che possono portare alla perdita dell’udito!!
Articolo a cura della dr. Patrizia Buratto (settore Clinica Medica e responsabile del ricoveri presso Clinica Veterinaria “Casale sul Sile”)