Nell’anno in corso sono stati messi in atto presso la sede di Jesolo dell’Acquarium&Reptilarium di Montellato Monica due importanti studi sugli animali ospitati nella collezione della mostra. Indispensabile è stata la collaborazione di due importanti strutture pubbliche di studio e ricerca delle malattie degli animali: l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (PD) e l’Università di Medicina Veterinaria di Camerino con sede a Matelica.
Le malattie oggetto di studio sono molto pericolose per la salute dei rettili e sono tuttora oggetto di studio per la possibile implicazione anche grave per la salute umana. Le due malattie sono la CRIPTOSPORIDIOSI che colpisce in modo preferenziale i Gechi ed i Sauri e la PARAMIXOVIROSI tipica dei Serpenti ed in particolare dei Boidi.
L’attenzione che da sempre la titolarità della mostra ha dimostrato nei confronti dei suoi animali e che permette a noi Veterinari di fare tutti gli esami che riteniamo più indicati, in questa occasione si è sposata con il desiderio e la lungimiranza di due strutture pubbliche di eccellenza di condurre uno studio di campo su due malattie delle quali si sa ancora molto poco.
Solo tre animali, rispettivamente due serpenti con problemi respiratori e nervosi ed un Geco con progressiva perdita di peso avevano mostrato sintomi riferibili alle due malattie oggetto di studio. I tre casi sono poi risultati negativi all’isolamento dei rispetti agenti eziologici e sono stati curati per malattie diverse, ma hanno dato un input alla ricerca delle cause in modo sistematico ed accurato.
Nello specifico, dopo l’introduzione nella collezione di un nuovo serpente, due Pitoni delle teche vicine hanno presentato sintomi respiratori e neurologici compatibili con infezione virale da Paramixovirus. Purtroppo ad oggi non sono disponibili dei test semplici e standardizzati per la diagnosi di questa malattia in Ambulatorio. Il Collega e caro amico dr. Salvatore Catania che lavora presso l’IZS si è fatto carico di questa esigenza presso la sezione di virologia dell’Istituto approntando un protocollo per la ricerca di questo virus.
Il Responsabile del laboratorio do Virologia dell'Istituto Zooprofilatico delle Venezie di Padova si è reso disponibile per tentare in via sperimentalmente l'isolamento del virus su colture cellulari di fibroblasti di pollo alla temperatura idonea ala crescita del virus degli animali a sangue freddo secondo quanto riportato nella letteratura disponibile.
La prova sperimentale ha richiesto la raccolta di materiale tramite tampone tracheale a tutti gli animali potenzialmente infetti, la spedizione dei tamponi refrigerati ed alcune settimane di lavoro da parte dell’I.Z.S. Fortunatamente tutti gli animali sono risultati negativi all’infezione e durante il periodo necessario per gli esami i due soggetti ammalati sono stati curati ed hanno recuperato una buona condizione fisica.
Questo esperimento è stato molto importante ed un grazie particolare va all’Istituto che sempre dimostra una grande attenzione anche per le problematiche sanitarie di specie animali differenti da quelle che rappresentano il suo target tradizionale, ovvero gli animali da reddito, il cane e il gatto.
La seconda malattia, ovvero l’infezione gastrica da Cryptosporidium spp. tipica dei Gechi, va sempre sospettata in questi animali quando vi sia un insolito dimagrimento ed un profondo stato di prostrazione di un soggetto. Il Prof. Giacomo Rossi, sostenendo come relatore la tesi del laureando in Medicina Veterinaria Nicola Ridolfi, ci ha permesso di fare uno studio a tappeto sulle deiezioni di tutti i Gechi presenti nella collezione di Jesolo.
Le feci sono state raccolte e fissate in formalina, sono state spedite presso l’Università di Medicina Veterinaria di Matelica dove sono state esaminate nel laboratorio d’analisi tramite una metodica particolare di striscio e colorazione: la metodica Zihel Neelsen modificata. In questo caso sono stati trovati due casi positivi all’infezione (peraltro animali asintomatici) che sono stati allontanati dalla collezione e portati presso l’Ambulatorio del Veterinario curante dr. Diego Cattarossi, al fine di sottoporli ad una terapia tradizionale in associazione ad un protocollo terapeutico sperimentale a base di sostanze immunostimolanti.
Gli animali si sono perfettamente ristabiliti.Siamo sempre tutti pronti ad attaccare chi tiene gli animali a scopi di lucro o le Pubbliche Istituzioni italiane perché pensiamo siano inefficienti e poco attente al mondo del lavoro e alla realtà territoriale in cui operano.
Penso che esempi come questi in cui due strutture pubbliche ed una mostra privata, centri di eccellenza, attenzione per la salute pubblica e per il benessere animale, hanno dimostrato disponibilità a collaborare insieme per un fine comune, vadano pubblicizzati e vada dato loro atto che hanno perseguito la strada giusta.